Implantologia dentale: controindicazioni e rischi per pazienti con patologie pregresse

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Quando e quanto è efficace l’impianto dentale?

Il successo di ogni terapia e di ogni intervento odontoiatrico dipende da una serie di fattori. I rischi aumentano in pazienti con patologie pregresse. In questo breve articolo, cercheremo di entrare nel merito dell’implantologia dentale e delle controindicazioni al trattamento. In particolare, vogliamo sottolineare le condizioni che sono un fattore di rischio per l’impianto.

Implantologia: controindicazioni assolute e relative

Grazie alle tecniche attuali, la buona riuscita di un impianto dentale nel medio periodo ha raggiunto risultati particolarmente apprezzabili (si parla di una percentuale di successo superiore al 90%). Questi dati entusiastici devono però essere letti con attenzione e vale la pena sottolineare quelle patologie che potrebbero compromettere l’esito dell’operazione. Esistono, infatti, malattie che ostacolano o non offrono le condizioni ideali per affrontare l’intervento. Si parla dunque, di controindicazioni assolute e relative. Le prime escludono del tutto l’implantologia come soluzione valida alla mancanza di denti. Mentre, le seconde richiedono una serie di precauzioni e di valutazioni attente da parte dello staff odontoiatrico.

Impianti dentali: patologie e controindicazioni assolute

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Le controindicazioni assolute al posizionamento dell’impianto comprendono patologie e trattamenti terapeutici. Nei casi elencati di seguito, l’odontoiatra consapevole non procede con l’intervento.
  • Immunodeficienze
  • Cirrosi epatica
  • Diabete scompensato
  • Malattia psichiatrica
  • Gravi malattie neurologiche (ictus, morbo di Parkinson o di Alzheimer)
  • Tossicodipendenza.

Inoltre, l’impianto non può essere realizzato su pazienti sottoposti a chemioterapia o radioterapia nei tre mesi precedenti l’operazione così come su pazienti che assumono farmaci bifosfonati sistemici.

Le controindicazioni relative alla realizzazione dell’impianto 

Diversamente dalle condizioni appena elencate, le controindicazioni relative possono essere superate con opportuni accorgimenti. La valutazione dell’opportunità di intervenire con impianto spetta, chiaramente, sempre e solo al medico odontoiatra.

  • Diabete compensato
  • Malattie cardiache
  • Malattie autoimmuni
  • Disturbi della coagulazione
  • Patologie delle mucose orali.

Per maggiori dettagli sul tema “implantologia dentale e controindicazioni”, non esitare a contattarci.

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